Gruppo Xera: fare team per il rinnovamento tecnologico
Xera offre servizi ITAD (IT Asset Disposition), reverse logistic, re-made e re-marketing per proteggere l’ambiente e ridare vita ai prodotti informatici a fine vita. In particolare, con il progetto “Weeko”, il Gruppo recupera materiale informatico dismesso e lo trasforma in soluzioni tecnologiche sostenibili.
Noi studenti dell’ITS Academy di Lanciano abbiamo intervistato Donato Colleluori, Fondatore e CEO di XERA, per approfondire temi legati all’ambiente, all’innovazione e alla tecnologia.
Attraverso il vostro sito web siamo venuti a conoscenza del progetto Weeko Factory 2.0. Come avviene la collaborazione con le altre aziende e i vari enti e che ruolo hanno nel progetto?
Weeko è il nostro marchio depositato. Fino a qualche anno fa eravamo in dubbio se trasformarlo in un portale europeo sulla green technology, ma alla fine abbiamo deciso di andare contro corrente e di trasformarlo in un progetto. Inizialmente nominato “Agenda Weeko 2025“, l’idea dalla quale siamo partiti è stata quella di richiamare l’Agenda Onu 2030: ogni petalo del logo che identifica Weeko è, infatti, collegato a un punto dell’ Agenda Onu 2030.
Xera, con il progetto Agenda Weeko 2025, è stata selezionata allo SME Assembly 2024 in Ungheria, vincendo il premio EEPA, European Enterprise Promotion Awards 2024.
Il progetto Weeko factory 2.0, invece, è nato e sponsorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il Fondo per la Crescita Sostenibile. Con noi sta lavorando anche l’Università degli Studi dell’Aquila, che ha il compito di capire come possono essere trasformati i prodotti di scarto e quelli obsoleti, mentre l’Università Politecnica delle Marche si occupa della parte architettonica e di design. Tra i partner di progetto sono presenti anche un’azienda di robotica, che si occupa dello smontaggio e separazione delle parti hardware, e un’azienda che si occupa di AI perché abbiamo la necessità di velocizzare i processi.
Il Ministero dello Sviluppo Economico monitora con attenzione questo progetto perché ha un impatto importante sulla sostenibilità. Dare una seconda vita ai prodotti, che saranno successivamente immessi sul mercato, permette di ridurre i rifiuti.
L’idea del Weeko factory 2.0 è quella di avere un impatto importante anche sul sociale, attraverso il coinvolgimento di ragazzi con disabilità nei processi di lavoro, il sostegno offerto al carcere minorile di Mombasa, in Kenya, e il supporto a un’associazione di ragazze madri che vogliono rendersi autonome, con l’obiettivo di formare nuove professionalità e dare loro la possibilità di essere protagonisti dei loro territori.
Osservando la vostra azienda siamo rimasti sorpresi dalla quantità di apparecchiature informatiche e ci hanno fatto riflettere su due aspetti, uno negativo e l’altro negativo.
Il primo riguarda la stupidità umana, che vive in una società sempre più consumista.
Il secondo riguarda voi che recuperate queste apparecchiature, dando loro una nuova vita e contribuendo così ad una vera e propria rinascita della Terra e non alla sua distruzione.
Arriverà un tempo nuovo perché noi esseri umani, se non tocchiamo il fondo, non capiamo. Ci sarà un tempo di trasformazione in cui cominceremo a riprendere in mano la nostra vita, la nostra testa, ragionando con spirito critico e non seguendo passivamente ciò che la società ci impone.
Come gestite e garantite che il riciclo e il recupero delle apparecchiature informatiche avvenga nel modo corretto?
Stiamo cercando di gestire il riciclo e il recupero delle apparecchiature informatiche anche attraverso la blockchain, offrendo così una garanzia concreta alle aziende che sposano la nostra visione. Quando queste ultime si trovano davanti a un problema di fine utilizzo o fine vita di un dispositivo informatico, siamo noi a trasformarlo in un’opportunità. Permettiamo al cliente di vendere il prodotto a un prezzo di realizzo anziché smaltirlo.
Accompagniamo ogni prodotto in tutte le fasi del processo, dal ritiro all’ingresso in magazzino, alla profilazione, fino alla gestione sicura dei dati, grazie a sistemi sicuri e a personale esperto, garantendo e certificando il corretto svolgimento delle operazioni. Ogni anno elaboriamo un documento certificato Weeko in cui registriamo l’intera lista del materiale che ogni azienda ci ha affidato (notebook, monitor, server), modello per modello. Per ogni prodotto specifichiamo il numero di pezzi reimmessi sul mercato e il numero di pezzi destinati al recupero in qualità di materiale obsoleto.
Nel campo della blockchain tutto deve essere certificato: dalla presa in carico del prodotto, alla sua gestione corretta. Inoltre, vogliamo integrare anche la verifica dei token CO2, acquistabili dalle aziende che producono energia, garantendo così a Xera un possibile recupero economico.
Quali strategie adottate per formare e aggiornare i dipendenti sulla sicurezza digitale e sull'uso dell'intelligenza artificiale rispetto all'evoluzione delle minacce e delle tecnologie?
I ragazzi sono divisi per aree e ognuno di loro riceve formazione continua.
È vero che le attrezzature aiutano a velocizzare i tempi nei quali si è operativi, ma è sempre fondamentale investire sulle persone. La capacità di ognuno di noi è alla base dei servizi che eroghiamo.
Quando si parla di sicurezza informatica è difficile trovare persone già formate. L’intelligenza artificiale ci offre un vantaggio competitivo incredibili, ma non potrà mai superare l’uomo. Ci teniamo a ricordare quanto sia per noi fondamentale questo aspetto. Non smetteremo mai di formare i nostri ragazzi.
Quali sono le principali aziende con cui il gruppo XERA stringe partnership strategiche e in che modo queste collaborazioni contribuiscono al suo modello di business?
Le nostre realtà di business sono due: la prima è DataOne, la quale ha sviluppato partnership importanti con HP, DELL, SOFOS, che ci aiutano nel proporre i nostri servizi all’interno delle aziende; la seconda è Zenko che all’interno di DataOne si occupa di Legal Advisore che apre per noi una strada laddove c’è bisogno di progettare soluzioni digitali integrate. Infine, XERA abbraccia, con il “Progetto Weeko”, il concetto di distribution e si presenta ad aziende e multinazionali come un progetto concreto e strutturato.
Nella sezione DataOne presente nel sito web emerge l’obiettivo della crescita e della formazione professionale dal punto di vista aziendale. In merito a questo, quali sono gli step principali che caratterizzano questo percorso di crescita? Vi sono incluse anche possibilità di espandere il percorso all’estero, riferendosi al gruppo XERA stesso?
La formazione professionale all’interno del gruppo avviene ovviamente in base al ruolo che la persona ricopre. Al di là dei corsi base destinati a tutti, come quelli relativi alla Cyber Security, vi sono tutta una serie di corsi specialistici focalizzati sulle tecnologie che utilizziamo e che proponiamo. Questi corsi possono essere seguiti in presenza, presso centri di formazione specializzati o, come accade sempre più spesso, online e in Inglese, il che facilita la possibilità di confrontarsi con contesti internazionali pur restando a casa o nel proprio ufficio. Resta poi come aspetto imprescindibile il passaggio di informazioni tramite la collaborazione interna al team, utile non solo per migliorare le conoscenze, ma anche al fine di creare spirito di squadra e collaborazione, elementi fondamentali nel nostro lavoro.
Per uno studente dell’ITS Academy di Lanciano che ha scelto il percorso ICT quali sono gli sbocchi lavorativi che la vostra azienda può offrire?
Nella divisione Dataone le opportunità spaziano in diversi ambiti chiave dell’ICT:
Networking: dalla progettazione alla gestione di infrastrutture di rete complesse;
Virtualizzazione: creazione di ambienti virtuali efficienti e scalabili;
Sistemi Operativi: amministrazione di sistemi Windows, Linux e ambienti ibridi;
Cablaggio strutturato: installazione e certificazione di impianti in rame e fibra ottica;
Cybersecurity: difesa dei sistemi informativi con soluzioni avanzate;
Help Desk su prodotti commerciali: assistenza su Microsoft 365, SharePoint, Teams e attività di migrazione delle caselle di posta;
Progettazione Data Center: sviluppo di infrastrutture sicure, performanti e scalabili;
Gestione Cloud: soluzioni ibride e cloud per il controllo e l’ottimizzazione dei servizi online.
Per quanto riguarda gli altri dipartimenti del Gruppo Xera tutto dipende dal percorso di studi intrapreso. Le aree tecniche richiedono figure specializzate in elettrotecnica, meccanica, manutenzione e assistenza tecnica, oltre che nei settori trasporti & logistica.